Macbeth ?

Study for Wo.men

Regia Patricia Zanco
Traduzione e adattamento Vitaliano Trevisan
Drammaturgia attore Daniela Mattiuzzi
Cast Patricia Zanco, Francesca Botti, Beatrice Niero
Collaborazione Maurizio Zocchetta, Corrado Ceron, Valentina Brusaferro
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ALL’INIZIO era un monologo… per me, (Study for Wo.man – fusione armonica per attore e i suoi spettri), volevo esprorpiarmi del corpo in un delirio di voce che tutte le contiene, abitando una terra desolata ma senza sofferenza e solitudine. Poi l’incontro con lo scrittore Trevisan ha cambiato la prospettiva richiedendo altre due attrici.

Parlo quindi di studio perchè un classico ti porta ad una continua ricerca che si svolge prima e, in questo caso per la scelta del luogo, anche durante la particolarissima messa in scena, dove ogni spettatore avrà un suo differente e unico punto di visione intrappolato all’interno dello spazio scenico. 

Potere, desiderio, umanità, magia continuano la loro lotta perpetua nell’atemporalità. Tra bene e male, tra bello e brutto, ci siamo Noi con il nostro desiderio. Precipitati verso il caos, nell’impossibilità di capire…qui comincia Macbeth, lui, che infierisce sul reale pensando di poterlo dominare, prigioniero della vita e privo di libertà fisica…

Recensione di Gilberto Mion, Teatro.it

Recensione di Antonio Stefani, Il Giornale di Vicenza recensione-macbeth-giornale-di-vicenza

Il Giornale di Vicenza il-giornale-di-vicenza7-10

Macbeth ?

Study for Wo.men

Regia Patricia Zanco
Traduzione e adattamento Vitaliano Trevisan
Drammaturgia attore Daniela Mattiuzzi
Con Patricia Zanco Francesca Botti, Beatrice Niero
Sculture Alberto Salvetti – Costumi Rossit Zaccaria Zanco
Collaborazione Mauro Zocchetta, Corrado Ceron, Valentina Brusaferro
Produzione fatebenesorelle teatro e La Piccionaia

 

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All’inizio era un monologo… per me (Study for Wo.man - fusione armonica per attore e i suoi spettri), volevo esprorpiarmi del corpo in un delirio di voce che tutte le contiene, abitando una terra desolata ma senza sofferenza e solitudine. Poi l’incontro con lo scrittore Trevisan ha cambiato la prospettiva richiedendo altre due attrici. Parlo quindi di studio, perchè un classico ti porta ad una continua ricerca che si svolge prima e, in questo caso, per la scelta del luogo, anche durante la particolarissima messa in scena, dove ogni spettatore avrà un suo differente e unico punto di visione intrappolato all’interno dello spazio scenico. Potere, desiderio e umanità, continuano la loro lotta perpetua nell’atemporalità. Tra bene e male, tra bello e brutto ci siamo Noi con il nostro desiderio.

Precipitati verso il caos, nell’impossibilità di capire…., qui comincia Macbeth, lui, che infierisce sul reale pensando di poterlo dominare, prigioniero della vita e privo di libertà fisica e spirituale, in una deprivazione relativa viola il confine tra l’immaginazione e la realtà, in preda agli scorpioni della sua mente. Malato.

Per Conversazioni 2016 creeremo un ponte tra l’esagerata bellezza della Basilica Palladiana e l’impersonalità dei non luoghi che invadono i nostri spazi urbani: archeologia prefabbricata da smaltire nei rifiuti speciali con permessi speciali, in cui a non essere più speciale è la persona.

7 e 8 ottobre, Basilica Palladiana

prima assoluta