da “La Tomba di Antigone” di Maria Zambrano
di e con Patricia Zanco
regia e drammaturgia Daniela Mattiuzzi
percussioni e live mixing Stefano Bonato
su materiali sonori di Andrea Cera
scene Mauro Zocchetta
luci Graziano Pretto
costumi Luciana Riva
I miti sono stati inventati per dare parola ai conflitti sociali?
Antigone dice parole e agisce, è la critica vivente a un nuovo assetto che consegna la città a una guerra, ma che è anche preparatorio di altre, perché Creonte descrive con orgoglio il suo diventare padrone di Tebe, che intende governare.
Nel momento in cui Creonte parla, il bene della città non è ancora delineato, ma il suo atteggiamento bellicoso descrive il mondo che ha davanti diviso in due schieramenti che dovranno combattersi. Creonte pretende di gettare Antigone dentro questa logica.
Produzione La Piccionaia